COMUNICATO STAMPA
La Camera Civile Veneziana,
esaminato il contenuto del regolamento sulle specializzazioni forensi approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 24 settembre, esprime il proprio dissenso per alcune delle previsioni in esso contenute.
In particolare, rileva con sconcerto che per quanto riguarda il diritto civile sono state individuate sei aree di specialità (diritto di famiglia, dei minori e delle persone; diritto della responsabilità civile e delle assicurazioni; diritto commerciale; diritto del lavoro, della previdenza e della sicurezza sociale; diritto industriale; diritto della concorrenza) a fronte di nessuna, ad esempio, nell’ambito del diritto penale e di quello amministrativo.
Tale scelta determinerà una palese disparità di trattamento all’interno dell’Avvocatura posto che coloro che esercitano prevalentemente nel diritto penale o in quello amministrativo potranno fregiarsi della qualifica di specialisti, mentre altrettanto non potranno fare coloro che non svolgano attività preminente in una delle aree suindicate, le quali, oltre a non prendere in considerazione vasti settori del diritto civile, sembrano avere invece privilegiato solo taluni ambiti, alcuni dei quali sin troppo circoscritti.
La Camera Civile Veneziana, nell’evidenziare l’inopportunità e l’inadeguatezza di tali previsioni e la propria ferma contrarietà, chiede che il regolamento venga quanto prima sottoposto ad un’opportuna revisione che ponga rimedio alle segnalate anomalie evitando che una gran parte degli avvocati civilisti risulti penalizzata ed emarginata da un riconoscimento di qualifica che, come ricorda lo stesso regolamento, è stato invece voluto da Ordini e Associazioni nella convinzione che l’attribuzione di avvocato specialista sia a garanzia dell’interesse pubblico e a tutela dei cittadini.
Venezia, 28 settembre 2010
Il Segretario
avv. Fabio Sportelli
Il Presidente
avv. Paolo Maria Cherservani