COMUNICATO CCV SULLA NUOVA PRESA DI POSSESSO DA PARTE DAL NOTARIATO



Le iniziative del notariato in tema di separazione e divorzio


DAL NOTARIATO NUOVA PRESA DI POSSESSO: SEPARAZIONE E DIVORZIO

Con disappunto e preoccupazione si segala una nuova proposta annunciata dal Guardasigilli Angelino Alfano al Consiglio Nazionale Notariato dello scorso 03 luglio: nuove competenze da assegnare ai Notai per alleggerire il lavoro dei magistrati civili delegando loro la separazione e il divorzio senza figli.

Nel mentre l’avvocatura si adopera per il riconoscimento della specializzazione in aree del diritto distinte tra cui quella del diritto di famiglia e minori, il notariato sembra poter spendere competenze sempre nuove e generaliste anche nel campo giurisdizionale, sulla base di una superficiale equiparazione tra rapporti patrimoniali e rapporti personali che sembrerebbe dover richiedere un semplice intervento certificatorio.

Chiaro l’intento di preordinatamene sottovalutare tutte le problematiche sottese ai rapporti familiari per arrivare a misconoscere la necessità di competenze specifiche oggi prerogativa dell’avvocatura nella gestione del conflitto familiare. Solo una grave superficialità può indurre il nuovo presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Dott. Giancarlo Laurini, a dichiarare che "il contenzioso su queste materie non esiste".

Lo svilimento della professione dell’avvocatura nella composizione del conflitto familiare è palese ed è un indicatore di una pericolosa cultura anche sociale che equipara i rapporti personali a mere pratiche commerciali che richiederebbero solo interventi di semplice certificazione, oggi in nome di una semplificazione delle procedure giurisdizionali.

Già oggi in sede di separazione e divorzio la composizione patrimoniale nell’ambito della risoluzione del conflitto familiare viene svolta direttamente dagli avvocati, che con competenza specifica dirimono altresì contestualmente ogni questione anche personale inerente alla situazione familiare globalmente affrontata, con spendita di una particolare professionalità nella composizione del conflitto attingendo anche da competenze extra giuridiche, frutto di specifica formazione professionale specialistica. La semplificazione degli atti quindi è già in essere senza rinuncia al doveroso controllo giurisdizionale, trattandosi di rapporti che sottendono comunque interessi di natura pubblica. Non vi è alcuna necessità di interventi sostitutivi di professionalità con minori competenze rispetto a quelle oggi spese dall’avvocatura.

Grave appare che il ministro della giustizia Angelino Alfano avalli un’errata equiparazione giuridica tra atti societari e matrimonio in crisi per demandare addirittura la risoluzione dei problemi attinenti al funzionamento della giustizia civile ai notai, con l’attribuzione di nuove competenze meramente certificatorie anche in questo particolare ambito del diritto.

Una presa di posizione del ministro e del notariato che si deve con vigore osteggiare segnalando come diversamente (già avviene in altri paesi a noi vicini, come la Francia) dovrebbero ampliarsi, rafforzandole, le funzioni dell’avvocatura per garantire la sicurezza giuridica dei rapporti, ove la procedura di negoziazione assistita dall’avvocato anche in sede di separazione e divorzio potrebbe vedere introdotto l’atto autenticato dall’avvocato, la cui sottoscrizione unitamente a quello della parte conferiscono piena fede fino a querela di falso del suo contenuto e della sottoscrizione.

A fronte della chiara e dichiarata intenzione di altre categorie professionali di prendere possesso di nuove aree e competenze che competono invece all’avvocatura per specifica funzione giurisdizionale costituzionalmente riconosciutale e attribuitale, ancor di più quando trattasi di aree particolarmente delicate quale quella del diritto di famiglia che richiede l’impiego di specializzazione e professionalità particolarmente qualificata in termini formativi, con importanti implicazioni anche di natura deontologica, dovrà essere ribadita da parte dell’avvocatura in tutti gli ambiti istituzionali la necessità di garantire la sicurezza giuridica dei cittadini anche nel momento della disgregazione familiare, avallando unicamente proposte che sviluppino e rafforzino, ampliandola, la funzione qualificata dell’avvocatura.

                                Il presidente                                                                    Il vicepresidente delegato

                    Avvocato Paolo Maria Chersevani                                                  Avv. Elisabetta Mantovani

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Comunicati stampa

Avv. Giorgio Battaglini 07.07.2010
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