IN VIGORE DA OGGI IL DM SULLA COMPENSAZIONE DEBITI FISCALI DEGLI AVVOCATI CON I CREDITI DA PATROCINIO A SPESE DELLO STATO



E’ stato pubblicato in GU di oggi il decreto relativo alla “Compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato”. E’ in vigore da oggi.


MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 

DECRETO 15 luglio 2016 

Compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese,  diritti  e

onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a  spese  dello

Stato. (16A05512) 

(GU n.174 del 27-7-2016)

 

 

 

                     IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 

                          E DELLE FINANZE 

 

 

                          di concerto con 

 

 

                    IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA 

 

 Visto l'art. 1, comma 778, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, il

quale stabilisce che, a decorrere dall'anno 2016, entro il limite  di

spesa massimo di 10 milioni di euro annui,  i  soggetti  che  vantano

crediti per spese, diritti e onorari  di  avvocato,  sorti  ai  sensi

degli articoli  82  e  seguenti  del  decreto  del  Presidente  della

Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in qualsiasi data maturati  e  non

ancora saldati, per i quali non  e'  stata  proposta  opposizione  ai

sensi  dell'art.  170  del  medesimo  decreto  del  Presidente  della

Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, sono  ammessi  alla  compensazione

con quanto  da  essi  dovuto  per  ogni  imposta  e  tassa,  compresa

l'imposta  sul  valore  aggiunto  (IVA),  nonche'  al  pagamento  dei

contributi previdenziali per i dipendenti  mediante  cessione,  anche

parziale,  dei  predetti  crediti  entro  il  limite   massimo   pari

all'ammontare dei crediti stessi, aumentato dell'IVA e del contributo

previdenziale per gli avvocati (CPA); 

 Visto l'art. 1, comma 779, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, il

quale stabilisce che, per  le  finalita'  di  cui  al  comma  778  e'

autorizzata la  spesa  di  10  milioni  di  euro  annui  a  decorrere

dall'anno 2016; 

 Visto l'art. 1, comma 780, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, il

quale stabilisce che, con decreto del Ministro dell'economia e  delle

finanze, di concerto con il Ministro della giustizia, sono  stabiliti

criteri, priorita' e modalita' per l'attuazione delle misure  di  cui

al comma 778 e per garantire il rispetto del limite di spesa  di  cui

al comma 779; 

 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n.

115,  recante  Testo   unico   delle   disposizioni   legislative   e

regolamentari in materia di spese di giustizia; 

 Visto l'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.  241,  in

materia di versamenti unitari con compensazione; 

 Visto il capo IV del decreto dirigenziale del 31 luglio 1998,  che,

tra l'altro, disciplina  le  modalita'  con  le  quali  i  versamenti

unitari con compensazione, di cui  al  citato  art.  17  del  decreto

legislativo 9 luglio 1997, n. 241, sono eseguiti mediante  i  servizi

telematici offerti dall'Agenzia delle entrate; 

 Visto l'art. 1, commi da 209 a 214, della legge 24  dicembre  2007,

n. 244, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e

pluriennale dello Stato  (Legge  finanziaria  2008),  che  istituisce

l'obbligo   di   fatturazione   elettronica   verso    la    pubblica

amministrazione; 

 Visto il decreto-legge 29 novembre 2008,  n.  185,  recante  Misure

urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e  impresa  e

per  ridisegnare  in  funzione  anti-crisi   il   quadro   strategico

nazionale, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  28  gennaio

2009, n. 2 e, in particolare,  l'art.  9,  commi  3-bis  e  3-ter  in

materia  di  certificazione  dei  crediti  per   somme   dovute   per

somministrazioni, forniture e appalti; 

 Visto il decreto-legge 2 marzo 2012, n.  16,  recante  disposizioni

urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di  efficientamento

e potenziamento delle  procedure  di  accertamento,  convertito,  con

modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, ed, in particolare,

l'art. 12, commi 11-quater ed 11-quinquies, concernenti  l'estensione

dell'istituto della certificazione alle  amministrazioni  statali  ed

agli enti pubblici nazionali e la disciplina semplificata,  anche  in

via  telematica  dei  processi  di  cessione  dei  crediti  verso  le

pubbliche amministrazioni; 

 Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  28  dicembre

2000, n. 445, recante Testo unico delle  disposizioni  legislative  e

regolamentari in materia di documentazione amministrativa; 

 Visto il decreto ministeriale del 22 maggio 2012 recante «Modalita'

di certificazione del credito, anche in forma  telematica,  di  somme

dovute per somministrazione,  forniture  e  appalti  da  parte  delle

amministrazioni  dello  Stato  e  degli  enti  pubblici   nazionali»,

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 giugno 2012, n. 143; 

 Visto il decreto ministeriale del 25 giugno 2012 recante «Modalita'

di certificazione del credito, anche in forma  telematica,  di  somme

dovute per somministrazione,  forniture  e  appalti  da  parte  delle

regioni degli  enti  locali  e  degli  enti  del  Servizio  sanitario

nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  2  luglio  2012,  n.

152; 

 Ritenuta la necessita' di dare attuazione alle disposizioni di  cui

all'art. 1, comma 778, 779, 780 della citata legge n. 208  del  2015,

mediante   la   definizione   un'unica   procedura   semplificata   e

automatizzata, che  riduca  gli  oneri  per  i  creditori  e  per  le

amministrazioni coinvolte; 

 

                             Decreta: 

 

                              Art. 1 

 

 

                              Oggetto 

 

 1. Il presente decreto disciplina le modalita'  con  le  quali,  ai

sensi dell'art. 1, comma 778, della legge 28 dicembre 2015,  n.  208,

gli avvocati che vantano crediti per  spese,  diritti  e  onorari  di

avvocato, sorti ai sensi degli articoli 82 e seguenti del decreto del

Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in qualsiasi data

maturati e non ancora saldati, per i  quali  non  e'  stata  proposta

opposizione  ai  sensi  dell'art.  170  del  medesimo   decreto   del

Presidente della Repubblica n. 115 del 2002, possono compensare detti

crediti con quanto da essi dovuto per ogni imposta e tassa,  compresa

l'imposta sul valore aggiunto (IVA), nonche' procedere  al  pagamento

dei contributi previdenziali  per  i  dipendenti  mediante  cessione,

anche parziale, dei crediti stessi. 

                              Art. 2 

 

 

                            Definizioni 

 

 1. Ai fini del presente decreto, si intendono per: 

 a) «legge», la legge 28 dicembre 2015, n. 208; 

 b) «testo unico», Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e

regolamentari in materia di spese di giustizia di cui al decreto  del

Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115; 

 c) «crediti», i crediti per spese, diritti e onorari  di  avvocato,

sorti ai sensi degli articoli 82  e  seguenti  del  testo  unico,  in

qualsiasi data maturati e non ancora saldati,  per  i  quali  non  e'

stata proposta  opposizione  ai  sensi  dell'art.  170  del  medesimo

decreto, aumentati dell'IVA e del contributo  previdenziale  per  gli

avvocati (CPA); 

 d) «piattaforma  elettronica  di  certificazione»,  la  piattaforma

elettronica  per  la   gestione   telematica   del   rilascio   delle

certificazioni,  predisposta  dal  Ministero  dell'economia  e  delle

finanze - Dipartimento della  Ragioneria  generale  dello  Stato,  ai

sensi del decreto ministeriale del 22 maggio 2012 recante  «Modalita'

di certificazione del credito, anche in forma  telematica,  di  somme

dovute per somministrazione,  forniture  e  appalti  da  parte  delle

amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici  nazionali»  e  del

decreto  ministeriale  del  25  giugno  2012  recante  «Modalita'  di

certificazione del credito,  anche  in  forma  telematica,  di  somme

dovute per somministrazione,  forniture  e  appalti  da  parte  delle

regioni degli  enti  locali  e  degli  enti  del  Servizio  sanitario

nazionale»; 

 e) «modello F24 telematico», il  sistema  mediante  il  quale  sono

eseguiti i versamenti unitari con compensazione, di cui  all'art.  17

del  decreto  legislativo  9  luglio  1997,  n.  241,  esclusivamente

attraverso i servizi telematici offerti dall'Agenzia  delle  entrate,

ai sensi del capo IV del decreto dirigenziale del 31 luglio 1998. 

                              Art. 3 

 

 

                             Requisiti 

 

 1. Fermo restando quanto  previsto  dall'art.  4,  i  crediti  sono

utilizzabili per le finalita' di cui all'art.  1,  comma  778,  della

legge, quando soddisfano i requisiti di cui ai commi da 2 a 4. 

 2. I crediti devono essere liquidati dall'autorita' giudiziaria con

decreto di pagamento a norma dell'art. 82 del testo unico. 

 3. I crediti non devono risultare pagati,  neanche  parzialmente  e

avverso il relativo  decreto  di  pagamento  non  deve  essere  stata

proposta opposizione ai sensi dell'art. 170 del testo unico. 

 4. In relazione ai crediti deve  essere  stata  emessa  la  fattura

elettronica ai sensi dell'art. 1, commi da 209 a 214, della legge  24

dicembre 2007, n.  244,  ovvero  fattura  cartacea  registrata  sulla

piattaforma elettronica di certificazione. 

 5. Attraverso la piattaforma  elettronica  di  certificazione,  con

riferimento  a   ciascuna   fattura   elettronica   ovvero   cartacea

registrata, il creditore deve esercitare l'opzione di  utilizzare  il

credito in compensazione e  dichiarare  ai  sensi  dell'art.  47  del

decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445,

la sussistenza dei requisiti di cui ai commi 2 e 3. 

 6. Per l'anno 2016,  l'opzione  di  cui  al  comma  5  puo'  essere

esercitata dal 17 ottobre al 30 novembre. A decorrere dall'anno 2017,

la medesima opzione puo' essere esercitata dal 1° marzo al 30  aprile

di ciascun anno. 

 7.  L'opzione  di  cui  al   comma   5   puo'   essere   esercitata

esclusivamente per l'intero importo della fattura. 

                              Art. 4 

 

 

   Selezione dei crediti ammessi alla procedura di compensazione 

 

 1.  La  piattaforma  elettronica  di  certificazione  seleziona  le

fatture elettroniche ovvero cartacee registrate per le quali e' stata

esercitata l'opzione e resa la dichiarazione di cui all'art. 3, comma

5, per l'ammissione alla procedura  di  compensazione.  La  selezione

avviene  fino  a  concorrenza  delle  risorse  annualmente  stanziate

dall'art. 1, comma  779,  della  legge,  attribuendo  priorita'  alle

fatture emesse in data piu' remota e nel caso di  fatture  emesse  lo

stesso giorno, secondo l'ordine cronologico di perfezionamento  della

dichiarazione di cui all'art. 3, comma 5. 

 2. La fattura elettronica ovvero cartacea registrata che  determina

il superamento del limite di  cui  al  comma  1,  viene  esclusa  per

l'intero importo dalla selezione per l'ammissione alla  procedura  di

compensazione. Resta ferma la possibilita', in relazione al  medesimo

credito, di esercitare l'opzione e rendere la  dichiarazione  di  cui

all'art. 3, comma 5, negli anni successivi. 

 3. Per ciascuna fattura i creditori ricevono  la  comunicazione  di

ammissione alla procedura di compensazione attraverso la  piattaforma

elettronica di certificazione. Per le fatture non ammesse,  l'opzione

si intende automaticamente revocata. 

 4. Entro cinque giorni dalla scadenza del termine di  cui  all'art.

3, comma 6, la piattaforma elettronica  di  certificazione  trasmette

all'Agenzia  delle  entrate,  con  modalita'   telematiche   definite

d'intesa,  l'elenco   dei   crediti   ammessi   alla   procedura   di

compensazione,  con  il  codice  fiscale  del  relativo  creditore  e

l'importo utilizzabile in compensazione. 

                              Art. 5 

 

 

                    Procedura di compensazione 

 

 1. I crediti selezionati in base all'art. 4  sono  utilizzabili  in

compensazione  a  partire   dal   quinto   giorno   successivo   alla

trasmissione  dei  dati  all'Agenzia  delle  entrate,  esclusivamente

attraverso il modello F24 telematico. 

 2.  I  crediti   possono   essere   utilizzati   in   compensazione

esclusivamente per il pagamento dei debiti fiscali  del  creditore  e

dei contributi previdenziali per i dipendenti, compresi  nel  sistema

del versamento unificato di cui all'art. 17 del decreto legislativo 9

luglio 1997, n. 241. 

 3. I crediti possono essere utilizzati in compensazione,  anche  in

piu' soluzioni, nei limiti dell'importo comunicato dalla  piattaforma

elettronica   di   certificazione,   esclusivamente   dal    soggetto

individuato dal codice fiscale comunicato dalla piattaforma stessa. 

 4. Nel  caso  in  cui  il  soggetto  che  utilizza  il  credito  in

compensazione  non  risulti  compreso  nell'elenco  trasmesso   dalla

piattaforma  di  certificazione,  oppure  se  l'importo  del  credito

utilizzato risulti superiore  all'ammontare  del  credito  spettante,

tenendo  conto  anche  di  eventuali  precedenti  utilizzi,  l'intero

modello F24 che contiene l'operazione di compensazione sara' scartato

e tutti i versamenti in esso contenuti saranno considerati  come  non

avvenuti. Lo scarto  del  modello  F24  sara'  reso  noto  attraverso

apposita  ricevuta  consultabile  sul  sito  internet   dei   servizi

telematici dell'Agenzia delle entrate. 

 5. Nel caso in cui l'addebito del saldo del modello F24  telematico

non sia andato a buon fine, oppure se l'utilizzo in compensazione  di

eventuali altri crediti nello stesso modello F24 telematico,  diversi

da quelli di cui  all'art.  2,  comma  1,  lettera  c),  non  risulti

conforme alle disposizioni vigenti in tema  di  controllo  preventivo

delle compensazioni, l'intero modello F24 sara' scartato  e  tutti  i

versamenti in esso contenuti saranno considerati come  non  avvenuti.

Lo scarto  del  modello  F24  sara'  reso  noto  attraverso  apposita

ricevuta  consultabile  sul  sito  internet  dei  servizi  telematici

dell'Agenzia delle entrate. 

 6. Con risoluzione dell'Agenzia delle  entrate  sono  impartite  le

istruzioni per la compilazione del modello F24 telematico. 

                              Art. 6 

 

 

                             Controlli 

 

 1. I controlli riguardanti le  dichiarazioni  di  cui  all'art.  3,

comma 5,  sono  effettuati  dal  Ministero  della  giustizia  con  le

modalita' di  cui  all'art.  43  del  decreto  del  Presidente  della

Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445. 

                              Art. 7 

 

 

             Disposizioni finali ed entrata in vigore 

 

 1. I fondi stanziati ai sensi dell'art. 1, comma 779, della  legge,

sono trasferiti sulla contabilita' speciale n.  1778  «Agenzia  delle

entrate - Fondi di bilancio», aperta  presso  la  Banca  d'Italia  di

Roma,  allo  scopo  di  consentire  la  regolazione  contabile  delle

compensazioni effettuate attraverso il modello F24 telematico. 

 2. All'attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto  le

Amministrazioni  interessate  provvedono  con   le   risorse   umane,

strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. 

 3. Le disposizioni di cui al presente decreto entrano in vigore  lo

stesso giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale  della

Repubblica italiana. 

 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della

Repubblica italiana. 

 

   Roma, 15 luglio 2016 

 

                                           Il Ministro dell'economia 

                                                e delle finanze      

                                                     Padoan          

 

Il Ministro della giustizia 

         Orlando           

 

 

 

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Gb 27.07.2016
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